La tricodinia non è altro che un fastidio del cuoio capelluto che si manifesta generalmente con dolore, bruciore e prurito. Consiste in un disturbo cronico o temporaneo che colpisce la cute e che può essere rilevato anche attraverso semplici gesti quali pettinarsi o passarsi una mano tra i capelli. Abbastanza frequenti sono anche i formicolii che si possono avvertire fin dalla radice nel momento in cui si entra a contatto con la chioma.
Il dolore al cuoio capelluto può colpire sia uomini che donne, ma tende a manifestarsi soprattutto in soggetti femminili, per un rapporti di 2:1 sul totale dei pazienti.
Le cause della tricodinia
Come molti disturbi che possono colpire l’organismo, anche la tricodinia può scaturire da diversi fattori, più o meno legati ad aspetti prettamente fisici e/o genetici. Tra i principali rientrano:
- fattori psicologici, come ansia e stress legati a periodi di intenso nervosismo;
- caduta dei capelli, che può essere accompagnata da una presenza consistente di forfora;
- presenza di sebo, che può causare dermatiti sulla cute;
- follicolite capillare, spesso collegata ad altri problemi dermatologici come l’acne;
- bruxismo, soprattutto se correlato a fattori di stress o ansia;
- morbo di Graves;
- arterite a cellule giganti;
- tinea capitis.
Pur essendoci delle cause scatenanti, non si conoscono tuttora le reali origini della tricodinia; di conseguenza, è un disturbo classificato tra le allodinie, dato che sia gli stimoli, che le conseguenze si rivelano generalmente innocui.
Detto questo, è possibile risalire ad altre motivazioni alla base del dolore al cuoio capelluto:
- uso di saponi, shampoo, balsami e altri prodotti per la detersione dei capelli troppo aggressivi;
- particolari situazioni ormonali;
- problemi legati alla tiroide.
Per fare più luce e chiarezza, in presenza di disturbi e fastidi è possibile effettuare una visita dermatologica per approfondire con uno specialista, il quale sarà sicuramente in grado di trovare la causa scatenante e trovare la soluzione migliore per iniziare un percorso di guarigione.
I sintomi della tricodinia
Come accennato inizialmente, i sintomi principali della tricodinia sono dolore e prurito al cuoio capelluto, ma ne esistono degli altri che possono manifestarsi o meno, in base al paziente di riferimento:
- formicolio alla testa;
- cute diradata;
- dolori diffusi alla testa;
- prurito e/o bruciore.
Trattandosi di fastidi frequenti, la cui intensità varia da paziente a paziente, è sempre necessario il supporto di un dermatologo professionista.
I migliori rimedi per la tricodinia
La tricodinia è un disturbo che non ha cause specifiche, quindi è difficile poter trovare dei rimedi unici e omogenei per tutti i pazienti. Sicuramente, il primo passo per affrontarla sta nel rivolgersi a un dermatologo ed effettuare tutti gli esami del caso, come una videodermoscopia, in modo da risalire a una causa specifica per la quale dover cercare il rimedio migliore.
In un primo momento può essere d’aiuto l’assunzione di antinfiammatori, mirati ad alleviare i fastidi; al contempo, si possono accompagnare cure farmacologiche basate su trattamenti laser e igienici.
In modo del tutto autonomo, poi, si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali da poter applicare anche in casa. Esistono, infatti, alcuni principi attivi che aiutano a contrastare la forfora e i capelli grassi e numerose cure omeopatiche che, solitamente, suggeriscono l’assunzione di:
- phosphorus;
- sulfur;
- natrum muriaticum.
A livello topico, invece, in commercio si possono trovare diversi gel a base di aloe vera che aiutare ad alleviare il prurito e il fastidio.
Queste indicazioni sono valide anche in fase di prevenzione della tricodinia: non essendoci una vera e propria cura, infatti, è molto importante prestare sempre una grande attenzione alla salute di cute e capelli, utilizzando i prodotti giusti ed eseguendo visite di controllo preventive.